E' notte. Fuori una coltre oscura ricopre il cielo.
E' tardi. Disteso a letto.
Non riesco a prendere sonno.
Apro gli occhi. Osservo il soffitto.
La stanza è semi-illuminata dal televisore. Acceso.
In onda film in costume settecentesco.
La luce crea piccole ombre. In movimento.
Il lampadario diventa un'aguzza cima di monte.
Per poi trasformarsi in due enormi fauci affamate di lupo.
La mia mano tocca un'altra mano. Inesistente. Morta.
La luce nel buio crea un clone di tutto.
Circondato. Sono circondato.
Da Ombre. E' tardi. Troppo tardi.
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