Distesi a terra. Freddo il pavimento.
I nostri corpi seminudi.
Solo mantelli di velluto rosso. Voglio solo mantelli di velluto rosso. A coprire i nostri sessi.
Mantelli di carta bruciata.
Non posso chiudere gli occhi proprio adesso.
Ancheggio sorridendo. Bastardo. Sono un bastardo.
Quando mi alzo. E allungo le mani verso il tuo collo.
Quasi a soffocarti. Vorrei vederci morti adesso. Proprio adesso.
Vorrei morire così. Io e te. Amanti. Per sempre.
Avvolti nel velluto rosso.
Distesi a terra. Freddo il pavimento.
I nostri corpi seminudi.
In questo perverso gioco. Fatto di polaroid e tappeti persiani. Intrisi di cera. Cera sui nostri corpi. Lividi. Imbambolati.
Sorridi come un bastardo. Fumando la tua sigaretta.
Ti avvicini. Con le dita sporche di vernice e saliva. Segni i miei fianchi con una croce.
Mettimi le dita in bocca. Fammi assaggiare il tuo sapore.
Mi mordi. Mi baci. Mi stringi. Mi tocchi. Mi possiedi.
Sono tuo. Prendimi. Fammi male. Sputa sul tuo piacere. Eccitami.
Mi piaci quando fai così.
Violento. Porco. Bastardo.
Graffio la tua schiena.
Punto la mia preda. Firmo la mia opera.
Portatemi un pianoforte su cui fare l’amore.
Uno specchio sopra il soffitto.
Per poter ammirare la sua possente schiena. Mutaforme.
Che si alza e si curva su di me.
Che mi prende e mi ingloba, mi aspira. Mi inghiottisce. Mi divora.
E mi tiene fermo. Con le sue forti mani ruvide.
In un attimo dall’inferno al paradiso. In un attimo. Di sudore freddo.
Tempesta sei. Bestia sei.
Calmo. Premo con i polpastrelli sui tuoi nei. Cicatrici perenni del nostro amore.
Incoroniamoci. Di corone di pelle e borchie. Pelle e acciaio incastonati nei nostri muscoli in tensione. Quando nel cercarci diventiamo una sola cosa.
Fusione di metallo e sangue. Evaporando muoio.
Mi uccidi. Ti uccido.
Perenni colpevoli del nostro amore.
Condannati alla morte.
Avvolti nel velluto rosso.
Distesi a terra. Freddo il pavimento.
I nostri corpi seminudi.
Ti voglio.
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