Patria lungo il tuo cammino avanzammo fra lame angustiate dal sangue altrui. Coloro che si batterono per te. Come non mai pur io lo feci.
Fra arcuati arbusti, bagliori di luce, si insinuarono nei nostri volti. Sguardi celati, ci rubasti lo stupore.
Col tatto ci facemmo avanti fra anime rubate, non volli raziocinare, ma combattere.
Combattere questi misfatti che non resero giustizia all’animo mortale.
Lentamente osservai l’orrore.
Lentamente osservai l’orrore.
Sotto la mia armatura spettrale sentii il mio sangue rivoltolarsi, a quello scempio dovevo porre fine.
Erzabeth
Erzabeth
Ti Amo.
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